Il cambio del Gilera Bullit

Il cambio del Gilera Bullit ha sempre destato mistero sulla sua composizione , in quanto è nato durante la legge che imponeva le 3 marce.

 

Il gilera Bullit è stato prodotto per soli 4 anni con 4 diversi allestimenti del motore :

3 marce avviamento elettrico senza pedalina

3 marce avviamento elettrico e pedalina

4 marce avviamento elettrico

4 marce con avviamento elettrico e pedalina.

Poi c’era anche la variante con o senza miscelatore ….

Per mia esperienza personale , dopo aver smontato e rimontato almeno una decina di questi motori ho riscontrato l’esistenza di due cambi diversi .

Il 3 marce è così composto :

Primario :  è composto da 4 ingranaggi con questa sequenza 12-23-25-18

Secondario : ha solo 3 ingranaggi 38-29-assente-34

Per portarlo a 4 marce è evidente che il motore doveva venire aperto ed aggiunto il 4° ingranaggio, la Gilera aveva predisposto un apposito kit per la trasformazione

come vedete dalla foto venivano forniti l’ingranaggio mancante del secondario da 26 denti ,una serie di pernetti del selettore e la rondella senza fermo della 4a marcia che serve anche per non far uscire i pernettii dal selettore. Nella foto seguente si vede il selettore per le 3 marce con un pernetto in meno e la rondella sagomata per fermare il selettore alla 3a marcia.

La modifica quindi portava il cambio a 4 marce con primario da 12-23-25-18 ( in ordine di montaggio ) con corrispondente secondario 38-29-26-34 ( sempre in ordine di montaggio sull’albero ).

Il cambio 4 marce nativo invece , senza limitazioni di legge, era composto da:

un primario con 11-15-20-24

un secondario   40-35-32-28

Sono due cambi totalmente differenti !!!

Nelle varie discussioni sia sul gruppo di Facebook dedicato a questo fantastico ciclomotore che sui forum , si dice che ci sono stati Bullit venduti con la 4a marcia bloccata che si poteva sbloccare …

Io sinceramente non ho trovato tracce di questa modifica,  ne su circolari tecniche destinate alle officine ne chiedendo ai meccanici dell’epoca che seguivano l’assistenza per i concessionari. Però da depliant

le informazioni tecniche danno il cambio a 3 marce con primario da 11-15-20 e secondario 40-35-32 , 4a marcia mancante … forse lo “sblocco” era proprio la sostituzione della rondella sagomata della foto precedente… ma come ripeto nessuno mi ha mai confermato con certezza ufficiale questo intervento.

 

Questa è spaziatura del 4 marce con 4a aggiunta

12 38 3,16666666666667
18 34 1,88888888888889
23 29 1,26086956521739
25 26 1,04

 

Questa è la spaziatura con 4a nativa :

11 40 3,63636363636364
15 35 2,33333333333333
20 32 1,6
24 28 1,16666666666667

 

 

Qual’è secondo voi il cambio migliore ?

Una risposta a “Il cambio del Gilera Bullit”

  1. Ciao, confermo tutto rilevato anche da me, sicuramente il cambio migliore è quello più vecchio il 4 marce… Sul 3 marce con quarta aggiunta il salto da seconda a terza è un abisso e come vedrai praticamente sembra che manchi una marcia tra seconda e terza infatti la terza ha rapportatura come la quarta del 4 marce. Nel 3 marce modo inoltre poi la quarta e appena appena più lunga della terza. Io trovo sia mal spaziato. Il 4 marce ha salti più regolari pur essendo un po più corto come rapporto finale basta sopperire con un dente in più di pignone.
    Il 4 marce diventava 3 marce semplicemente spostando la spina sulla “stellina del selettore” avendo già l ingranaggio dentro,ovviamente veniva venduto dopo l 89 con 3 marce e poi sbloccato facilmente con la procedura inversa. Successivamente hanno sviluppato il 3 marce allungando un pochino prima e seconda e mettendo una terza lunghissima probabilmente per avere un po più di gestibilitá nel traffico con le prime 2 e una marcia da allungo per i trasferimenti…mossa a parer mio veramente mal riuscita… Aprilia su af1 aveva fatto la stessa cosa ma con una spaziatura del 3 marce azzeccata, gilera ha toppato… Io personalmente ove possibile monto sempre in 4 marce sui miei mezzi, quasi mai il 3 marce con quarta aggiunta. Spero di essere stato chiaro anche se mi sono dilungato un po’….

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